Palermo 3 aprile 2015. Molti i fedeli presenti per la processione secolare promossa dalla venerabile congregazione di Maria SS. Addolorata e del Cristo morto che dal 1966 è ospitata nella chiesa di via Maqueda a Palermo. Quando Mons. Salvatore Grimaldi, parroco della chiesa e cappellano costantiniano si è prostrato a terra, un silenzio surreale ha riempito la chiesa, il brano del vangelo ci ha ricordato il Sacrificio dell’Uomo per gli uomini ma soprattutto l’ostensione della croce con il richiamo proprio al legno al quale fu appeso il Salvatore del mondo ed il canto “Ti saluto o Croce Santa” hanno ridato vita ai fedeli.
L’omelia di don Salvatore ha preceduto i concetti del discorso del Papa, quando ha affermato che “i nostri continui tradimenti e quotidiane infedeltà trovano sempre ristoro nella misericordia di Dio Padre e che la Croce da segno di morte diventa segno di riscatto e liberazione”.
Suggestiva la preparazione della processione , l’uscita dell’urna col Cristo Morto e della magnifica statua della Madonna Addolorata dalla chiesa ed il movimento alterno del fercolo portato a spalla dai confrati della Venerabile Congregazione di Maria SS. Addolorata della Soledad.
Seguivano la processione del Venerdì Santo i nobili cavalieri del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, il Gonfalone del Comune di Palermo, fregiato della benemerenza d’oro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di S. Giorgio e Autorità civili e militari accompagnati dalle note delle bande musicali poste, una dietro il simulacro del Cristo Morto e l’altra dietro il simulacro della Madonna Addolorata.
Importante, per comprendere l’impegno dei confrati e della comunità parrocchiale, è la storia della confraternita che dal 1580 accompagna il popolo palermitano alla riflessione in un giorno di morte che diventa giorno di liberazione e resurrezione raccontata dal confrate Vincenzo Mangiaracina: “La plurisecolare dominazione spagnola in Sicilia, ha plasmato la religiosità locale, fino ad istituire feste e riti simili a quelli degli antichi Regni di Spagna incidendo anche sul sorgere di “Congregazioni” che con le loro chiese e cappelle, hanno inciso profondamente anche sull’aspetto urbanistico – monumentale della città”.
Per il secondo anno consecutivo la delegazione di Sicilia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di S. Giorgio è stata invitata alla processione. Presenti il delegato vicario Nobile Antonio di Janni. Cav. Gr. Cr. di Grazia e i cavalieri Gasperino Como, Vincenzo Nuccio, Carmelo Sammarco, Claudio Ragusa, Piero Macaluso, Claudio Ragusa.
Prima della solenne funzione religiosa il delegato vicario ha consegnato una medaglia della delegazione Sicilia al superiore della Venerabile Confraternita sig. Paolo Manfrè.