I valorosi soldati che nel 1860 si opposero all’invasione garibaldina e piemontese sono stati ricordati a Capua, sabato 3 ottobre, in una toccante cerimonia organizzata dalla delegazione campana, con il patrocinio dell’Associazione Nazionale dei Cavalieri Costantiniani.
La commemorazione, nata 23 anni fa per volontà del compianto commendatore Giovanni Salemi, è sopravvissuta al suo fondatore, scomparso nel 2017, divenendo un immancabile appuntamento.
Don Gianni Branco, parroco della Cattedrale, ha officiato la S. Messa nella cappella del SS. Sacramento nel duomo cittadino. Nell’omelia ha ricordato i militari delle Due Sicilie che persero la vita difendendo “Dio, la Patria ed il Re legittimo”. Il commendatore Crisconio ha poi letto la preghiera del cavaliere costantiniano e l’Oratio pro Magno Magistro.
Molto apprezzata la corale “Lorenzo Pelosi” di Pastorano che ha arricchito la Celebrazione Eucaristica con il canto gregoriano della Missa VIII ed a conclusione ha magistralmente interpretato l’Inno del Re di Giovanni Paisiello.
Nonostante i problemi legati all’epidemia, una quarantina di persone ha assistito all’evento tra cui il commendatore Arturo Cannavacciuolo, proveniente da Roma; la dama Rosa Montella, proveniente da Portici; i commendatori Giuseppe Catenacci, Marco Crisconio e Luigi De Angelis provenienti da Napoli; i cavalieri Enzo de Maio e Giancarlo Rinaldi da Caserta ed Alessandro Pasca di Magliano da Capua.
Successivamente ci si è spostati al cimitero di Capua dove è stata deposta una corona d’alloro alla tomba di un soldato borbonico che idealmente rappresentava tutti i suoi commilitoni. Una seconda corona d’alloro è stata deposta davanti la Cappella dove riposa anche “il Comandante” Salemi. Il commendatore Catenacci, presidente onorario dell’associazione ex allievi Nunziatella, ha quindi ricordato l’amico Giovanni, il legame con la Nunziatella ed il comune amore per l’antico Regno.
