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Studi della Società di Retorica Biblica e Semitica della Pontificia Università Gregoriana

Studi della Società di Retorica Biblica e Semitica della Pontificia Università Gregoriana

 

Roma, 23 Aprile 2009. L’Ordine Costantiniano ha voluto finanziare la pubblicazione del primo volume della Collana di Studi della Società di Retorica Biblica e Semitica della Pontificia Università Gregoriana.

Durante una interessante Tavola Rotonda, alla quale sono intervenute le massime autorità accademiche dell’Ateneo, il gesuita e Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede S.E.R. Mons. Louis Francisco Ladaria Ferrer, e numerosi tra professori e studenti, il nostro Segretario Generale, S.E. l’Amb. Giuseppe Balboni Acqua, ha pronunciato un interessante intervento nel quale ha spiegato i motivi di questa importante iniziativa culturale e che riportiamo di seguito nella sua interezza. “Per una felice coincidenza dovuta senz’altro alla Divina Provvidenza, la presentazione degli Atti del Primo Convegno della Società internazionale per lo studio della Retorica Biblica e Semitica, si svolge il giorno della festa del Patrono del nostro Ordine Costantiniano di San Giorgio.

Studi della Società di Retorica Biblica e Semitica della Pontificia Università Gregoriana-2

Prima di presentare brevemente il volume, desidero esprimere in sintesi le ragioni che hanno indotto il nostro Ordine al finanziamento di questa iniziativa. Innanzi tutto esso deve essere considerato come un doveroso atto di deferente omaggio nei confronti del nostro amato Gran Priore, S. Em. Rev.ma il Cardinale Albert Vanhoye, Presidente onorario della Società internazionale per lo studio della Retorica Biblica e Semitica. La sua disponibilità, sempre così aperta e costruttiva ed il suo prezioso contributo allo sviluppo morale e religioso delle iniziative dell’Ordine e delle attività dei suoi Cavalieri, sono motivo di vivo compiacimento per il nostro Gran Maestro, S.A.R. il Principe Carlo di Borbone delle due Sicilie, duca di Castro, che in tal modo intende confermare quella linea secolare di grande attenzione e profonda sensibilità, sempre dimostrata dai suoi antenati, nei confronti delle attese e delle esigenze di Santa Romana Chiesa.

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In secondo luogo, noi tutti abbiamo profonda la sensazione che questa collana di volumi e la partecipazione di tante autorevoli personalità costituiranno un’ulteriore testimonianza della necessità che sempre più si avverte nel mondo contemporaneo, della reciproca tolleranza e della libertà di confessione religiosa che già agli albori dell’era cristiana, nel 313 dopo Cristo, l’Imperatore Costantino, dopo la vittoria su Massenzio del 28 ottobre 312 qui a Roma nei pressi di Ponte Milvio, con l’editto di Milano additò a tutto il mondo civile come norma essenziale di convivenza pacifica. Ben si inserisce in queste nostre riflessioni la giusta valutazione dell’importanza del premio di miglior libro dell’anno attribuito dalla Repubblica Islamica dell’Iran al volume “Il Banchetto”, una lettura della quinta sura del Corano, al religioso cattolico Michel Cuypers, belga, membro della Comunità dei piccoli fratelli di Gesù di Charles de Foucaud.

La nostra sorpresa è stata pari al nostro favore per tale decisione poiché come Cavalieri dell’Ordine Costantiniano non possiamo non vedere implicitamente ribadita in questo significativo gesto delle Autorità iraniane quell’esigenza che ho sopra citato del grande imperatore romano. In terzo luogo, nella nostra valutazione è contenuto anche un profondo vivo auspicio: quello di poter presto presentare, nell’ambito di questa collana, il fondamentale volume di esegesi ed analisi dedicato alla “lettera agli Ebrei” che sappiamo che S. Em. Rev.ma il Cardinale Vanhoye sta redigendo. Esso sarà anche per noi laici, un testo essenziale che porterà a compimento un ciclo di studi, ovunque e da tutti apprezzatissimo. Esso rappresenterà la tessera ancora mancante, il raccordo definitivo per la migliore comprensione delle tre grandi religioni monoteiste sorte millenni fa nel Mediterraneo che offrono a miliardi di persone, a più della metà della popolazione mondiale, la corretta proiezione verso il soprannaturale con il devoto riferimento all’unico Dio creatore dell’universo. In questo contesto non posso non ricordare, considerandola come una novità interessante avvenuta in occasione dei funerali di Stato delle vittime del terremoto tenutisi nei giorni scorsi all’Aquila officiati dal Cardinale Segretario di Stato di Sua Santità, la breve apparizione dell’Imam e la preghiera per i fedeli mussulmani deceduti durante il sisma. Noi cattolici dobbiamo forse aver timore dell’armonia polifonica di preghiere e penitenze che si dirigono verso l’Altissimo? Credo proprio di no. Gli Atti del primo convegno della RBS sono contenuti in un bel volume di 318 pagine, pubblicato dalle Edizione Dehoniane di Bologna. L’opera contiene 14 contributi ed il primo è dovuto al Presidente onorario della Società S. Em. Rev.ma il Cardinale Albert Vanhoye. Anche se il titolo, Retorica Biblica e Semitica 1, è in italiano, il volume è un’opera veramente internazionale: – per quanto riguarda la cittadinanza degli autori, tre sono italiani, due belgi, due francesi, due peruviani, un indonesiano, un polacco, una portoghese, uno spagnolo; – per ciò che riguarda le lingue usate nel volume, otto articoli sono scritti in italiano, tre in spagnolo, due in francese e uno in inglese; – in quanto al contenuto, quattro articoli trattano di metodologia, quattro sono consacrati alla composizione del Vangelo di Marco (di cui tre studiano una sequenza e uno l’insieme del libro); tre studiano ciascuno delle tre sequenze della passione di Gesù secondo Giovanni; due un testo dell’Antico Testamento, il capitolo 28 di Giobbe e il Salmo 127. Si deve aggiungere che un altro salmo, il Salmo 111 fa l’oggetto di un esercizio di analisi retorica. Infine un articolo presenta l’analisi di alcuni testi del Corano (in particolare la prima sura del libro, Al-Fâtiha, la sura 96, la sura 101, ma anche, più velocemente la sura 5 e la sura 12 e anche di due testi faraonici, il papiro di Mutemheb e il papiro Deir el-Medinah 44). Concludo infine, ricordando che il principale animatore di questi studi, padre Ronald Meynet è stato insignito di recente di un prestigioso premio dell’Accademie Francaise per il quale esprimiamo le più vive congratulazioni e Lo ringraziamo per averci rivolto l’invito a questa proficua collaborazione che altamente onora il Sacro Militare Ordine Costantiniano di S. Giorgio e tutti i suoi Cavalieri”.

 
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